Chi Sono?

Ciao a tutti, e benvenuti al mio portfolio. Mi chiamo Kiran Seeff, e sono uno studente d’Italiano all’università Georgetown a Washington, DC. Per quanto posso ricordare, ho sempre avuto una passione per lo studio della lingua e della cultura straniera. A cinque anni, appena trasferito con la mia famiglia dal Canada alla California, ho incominciato ad imparare lo Spagnolo grazie a mia zia che mi parlava solamente in Spagnolo ogni volta che la vedevo. Passando la mia infanzia tra gli Stati Uniti e Sud Africa, la patria di mio padre, ho studiato il Francese a scuola mentre continuavo a parlare Spagnolo ogni volta che ne avevo l’opportunità. Nel 2021, ho avuto la grande fortuna di trasferirmi a Trieste, in Italia dove ho frequentato un liceo internazionale per i seguenti due anni. Grazie a quell’esperienza ho imparato molto della lingua e della cultura Italiana.

Quest’anno ho tre obbiettivi principali. Il primo è di rimuovere tutte le piccole imperfezioni grammatiche del mio Italiano parlato. Avvolta mi trovo confuso quando, per esempio sto parlando e devo assegnare un genere ad una parola, e per rimediare questo tipo di errore, la mia conoscenza della lingua dovrebbe essere più un riflesso che un processo di pensiero. Il secondo obiettivo è di migliorare la mia capacità di ascolto. In alcune situazioni è difficile per me capire certe frasi parlate, particolarmente se sto parlando con un amico Italiano. Per questo motivo, proverò di sentirmi più comodo con la lingua parlata. Finalmente, il terzo obiettivo è di continuare a studiare i diversi dialetti Italiani per approfondire la mia concezione della cultura Italiana. Sono convinto che raggiungerò questi obbiettivi.

RIFLESSIONE DOPO IL CORSO

È passato già il semestre, e sebbene io abbia sentito il tempo volare, posso dire che ho imparato moltissime cose. Sia nello studio della cultura italiana che il mio miglioramento linguistico, direi che sono veramente cresciuto come uno studente durante questo periodo. Ironicamente, adesso dopo aver trascorso gli ultimi quattro mesi qui a Georgetown, mi sento più legato all’Italia rispetto a quando ci vivevo.

Per quanto riguardano i miei obiettivi personali, credo di aver mostrato una crescita in tutti e tre gli obiettivi che avevo scelto all’inizio dell’anno. Dovrei premettere questo dicendo che il mio italiano non è ancora perfetto, e per raggiungere quest’ultimo scopo ci vorranno anni di pratica, pazienza e miglioramento consistente.

Comunque, sono orgoglioso di quello che sono riuscito a fare questo semestre, particolarmente dei miei progressi nel raggiungimento del primo obiettivo. Mi ricordo un tempo in cui parlare italiano è stato un processo complicato e calcolato. Benché io potessi parlare spagnolo e francese da piccolo, l’italiano sembrava una cosa assolutamente diversa. Sia con gli amici che con i professori, le mie frasi erano sempre precedute da un attimo di pensiero.

Adesso l’italiano parlato mi viene molto più naturale. La breve pausa di esitazione prima di parlare che mi veniva quasi quattro mesi fa sembra di non esistere più. Inoltre, mi sono reso conto che la metà dei miei pensieri sono in italiano – un fenomeno strano sebbene gradito.

Lo stesso cambiamento è successo nel mio italiano scritto. Prima di questo corso, scrivere in italiano era sempre uno sforzo per me. E per rendere perfetto il mio italiano, so di aver bisogno di ancora molta pratica. Ma la piccola sensazione di dubbio che provavo prima di fare un esercizio di scrittura ormai è quasi sparita.

Così ha migliorata anche la mia capacità di ascoltare in italiano: non ho più la stessa difficoltà a capire le persone in italiano che avevo l’anno scorso. Ho smesso di chiedere alle persone di ripetersi o di parlare più lentamente. Ho scoperto anche che posso guardare i film in italiano senza sottotitoli in inglese, e li capisco quasi perfettamente.

Finalmente, l’obiettivo di cui sono più orgoglioso: imparare un dialetto italiano. Benché questo sia stato uno scopo che ho perseguito fuori della classe, penso che meriti alcune frasi. Ho iniziato quest’anno conoscendo un po’ il dialetto triestino, un dialetto che assomiglia molto al dialetto veneto. Ma ho deciso di andare in una direzione diversa quando ho iniziato a imparare il dialetto napoletano. E dopo questi ultimi quattro mesi sono contento di dire che mo’ pozzo parlà napulitan. Napoli è sempre stata la mia città preferita in tutta l’Italia e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Non vedo l’ora di tornare e usare la mia nuova abilità.

Anche se credo di aver migliorato durante il corso, ho notato alcune debolezze nel mio italiano, il più grande delle quali ha da fare con il mio italiano scritto: sto ancora scrivendo più lentamente di quanto avrei voluto. Mentre nell’italiano parlato non c’è tempo per dubitare delle proprie parole, lo trovo difficile esprimermi in modo conciso nell’italiano scritto perché ripenso sempre a quello scrivo. Nel futuro, voglio poter scrivere in italiano senza nessun dubbio, e questo è sicuramente un punto debole su cui lavorerò.

Le mie esperienze in questo corso sono state significative anche da un punto di vista culturale. Ho una grande ammirazione per la cultura italiana, appunto perché una ‘cultura italiana’ omogenea non esiste. Le varie regioni italiane hanno fatto un ottimo lavoro nel preservare la propria cultura e identità, creando una ricchezza culturale in Italia che non si trova da nessun’altra parte. Dal carnevale di Venezia ai distretti industriali del Nord-Est, la cultura italiana è un vivaio di diversità e sorprese.

Sempre parlando di cultura, la storia della cultura italiana è una delle più influenti in tutto il mondo. Il mio argomento preferito che abbiamo studiato in classe è stato il periodo Rinascimentale. Sono stato molto sorpreso dall’influenza dei valori dell’antica Grecia e dell’Impero Romano sulle opere d’arte, ma anche sull’Umanesimo. Mi piace questo periodo perché rappresenta un’armonia ideologica fondamentalmente umana. Dopo il Medioevo, il cui soggetto era Dio e la religione, e prima del periodo barocco, il cui scopo era la decadenza artistica, il Rinascimento ha introdotto un equilibrio tra le convenzioni tradizionali dell’epoca e i valori umani. Utilizzando l’essere umano e la bellezza naturale come soggetto preferito, il Rinascimento ha creato un ambiente unico e pieno di nuovi pensieri e idee mai visti prima nella storia.

Durante questo semestre, ho imparato molte cose importanti che saranno sicuramente utili nel futuro. Ma la cosa che più ha cambiato la mia prospettiva verso l’italiano e le lingue straniere in generale è stato il non avere paura di sbagliare. Ogni mattina non vedevo l’ora di cominciare la lezione d’italiano, perché mi sentivo progressivamente più comodo e sicuro di me stesso. Ho fatto un’amicizia in ognuno dei miei compagni di classe, e sono veramente grato per l’opportunità di averlo fatto. Prof. Musti, è stato un semestre molto piacevole per me, e spero che sia stato così anche per Lei. Grazie un sacco per tutto ciò che ha fatto per noi.

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